homeChi sonoserviziarticolicontattiOutline azzurro chiaro Claudia Rossi
1 luglio 2020

Attacchi di panico

Cosa sono? Come si riconoscono?

Un attacco di panico si può definire come un episodio acuto di ansia caratterizzato dalla presenza di paura molto intensa accompagnata da una serie di sintomi fisici e cognitivi. L’esordio avviene in assenza di un reale pericolo e raggiunge il suo picco di massima intensità nel giro di pochi minuti (10 in media). Solitamente il primo attacco di panico avviene in maniera apparentemente improvvisa e inaspettata. I sintomi fisici, che costituiscono l’elemento nucleare dell’attacco, possono interessare l’apparato cardiorespiratorio (palpitazioni, costrizione toracica, vampate di calore, dispnea, senso di soffocamento), quello gastrointestinale (dolori addominali, senso di nausea) o urinario (bisogno impellente di urinare). Sono frequenti anche i sintomi neurologici (sbandamenti, sensazione di instabilità, tremori, vertigini, cefalea) e i fenomeni di derealizzazione e depersonalizzazione. Tra i sintomi cognitivi rientrano la paura di morire, la paura di svenire e la paura di perdere il controllo o di impazzire. Generalmente, le manifestazioni cliniche dell’attacco si attenuano entro massimo 30 minuti, lasciando il posto a una fase post-critica caratterizzata da spossatezza, sensazione di testa vuota o confusa, dolori muscolari, sbandamenti, vertigini. Il timore che gli attacchi di panico possano ripetersi genera nel soggetto “Ansia Anticipatoria”, uno stato di apprensione e paura e che può portare il soggetto a cercare rassicurazioni e/o ad allontanarsi dalla situazione temuta e ad evitare situazioni analoghe. Quando gli attacchi di panico diventano ricorrenti si parla di Disturbo di panico. In questo caso gli attacchi di panico influenzano significativamente la vita del paziente, che manifesta una preoccupazione persistente rispetto alla possibilità di avere altri attacchi e alle loro implicazioni sulla vita e sul funzionamento quotidiano. Tale preoccupazione deve avere una durata superiore ad un mese. La terapia cognitivo comportamentale è risultata essere il trattamento elettivo per i disturbi di attacchi di panico e d’ansia.

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